Oggi in questo nuovo articolo di Goalkeeper analizzeremo le varie tipologie di allenamento, precisamente tre ideologie che reputo siano le più complete, quella spagnola, inglese ed italiana.
Partiamo dalla scuola italiano, la quale nei suoi punti di forza ha sicuramente la preparazione tecnica del portiere ed è sicuramente una caratteristica che tutte le altre scuole di portieri invidiano.
il punto cardine che un preparatore italiano guarda e cerca di migliorare nel dettaglio è l’aspetto tecnico del portiere, ma a differenze delle altre scuole quando si deve migliorare in un determinato gesto il preparatore italiano cerca sempre di isolare l’errore per poi correggerlo e migliorarlo. Al contrario le altre scuole cercano sempre di correggere l’errore nell’allenamento situazionale, ovvero i preparatori correggono e modificano gli atteggiamenti direttamente nella replica di situazioni che poi avverranno in partita.
La scuola italiana oltre che la diversa predisposizione negli allenamenti rispetto alla scuola inglese e spagnola ha anche dei gesti tecnici tipici e unici che meritano di essere citati. Uno di questi è l’attacco palla, il quale ovviamente è stato adottato anche dalle altre scuole. L’attacco palla frontale con attacco delle braccia è sicuramente un gesto di altissima qualità tecnica e di grande scelta di tempo.
Passiamo ora alla scuola spagnola, che personalmente mi attira molto per la sua intensità durante le sedute di allenamento. Questa intensità dal mio punto di vista è dovuta dal fatto che si cura meno il gesto tecnico singolo, ma si cura molto la velocità dei movimenti, in modo tale si possa adattare il portiere a diverse situazioni di parata diverse nel minor tempo possibile.
La grande qualità della scuola spagnolo è sicuramente la velocità dei passi durante gli spostamenti, infatti il preparatore spagnolo analizza molto di più la qualità degli spostamenti che la qualità della parata.
Negli allenamenti spagnoli si sottopone il portiere a situazioni di giochi nel quale il portiere deve effettuare diverse tipologie di parate anche molto diverse tra loro e spesso i portieri interessati in un unico esercizio sono quasi più di due.
La qualità di questi allenamenti dal mio punto di vista è la capacità di allenare più situazioni in unico esercizio, inoltre si nota spesso che nello stesso esercizio il portiere allena la sua abilità podalica.
Infine come per la scuola italiana ho citato come gesto cardine l’attacco palla con braccia in avanti, per la scuola spagnola devo citare oltre che la cura dei passi anche l’uscita a croce iberica, molto utile in diversi contesti.
L’ultima scuola da analizzare in questo articolo è quella inglese, regina del posizionamento. Affermo questo perchè i preparatori inglese si soffermano molto sulla posizione del portiere in porta, anche qui come in quella spagnola più che la qualità della parata il prepatore cerca la perfezione nel coprire al meglio la porta.
La parata che caratterizza questa scuola è sicuramente l’uscita a croce in apertura dell’arto inferiore e superiore, la quale non bellissima esteticamente, ma veramente molto efficace. La grande differenza con la croce iberica è che quest’ultima è più statica, ovvero è più di attesa, mentre la croce inglese è più un attacco con il corpo.
In conclusione con questo articolo ho voluto esprimere alcune idee su diverse tipologie di allenamento, non c’è un giusto o uno sbagliao, ma semplicemente ideologie diverse nell’affrontare il ruolo più bello del mondo.
Nicola Comini
Goalkeeper analysis.