Nel corso del tempo si notano sempre di più portieri stilisticamente più belli da vedere, in particolare in un gesto tecnico molto preciso: Il tuffo.
Il tuffo è il gesto tecnico che caratterizza questo ruolo e lo rende unico, però non bisogna limitarsi a vedere il gesto tecnico in sé, ma è interessante vedere come nel tempo si a stato possibile migliorare tante variabili di questo bellissimo gesto.
1)footwork: è sicuramente una delle caratteristiche più influenti nella buona uscita del gesto tecnico, per esempio in base al tuffo necessario, la parte inferiore del corpo si attiva in modo diverso per questo è importante che il portiere si renda conto come e dove appoggiare il piede che andrà a spingere.
Perciò il portiere va allenato anche sulla capacità di velocizzare il movimento dei piedi, ma oltre che la velocità, si può migliorare anche la qualità dello spostamento, ovvero la giusta frequenza di passi, la giusta distanza tra i piedi e la giusta apertura delle gambe.
Queste caratteristiche del gioco di gambe influiscono tantissimo sul gesto del portiere.
2) Core stability: avere un core forte, oltre che ridurre la probabilità di infortuni, ci permette di aver un controllo maggiore sulla nostra postura in attesa di attuare un gesto tecnico e soprattutto aumenta la capacità di spinta nel tuffo, perchè bisogna ricordare che a spingere non sono solo le gambe, ma anche la forza degli addominali aiuta parecchio.
3) Equilibrio: penso che questa terza caratteristica sia un’unione di quelle sopra citate, dato che per eseguire un tuffo di alto livello si deve raggiungere la giusta quantità di POTENZA, ELASTICITÀ, VELOCITÀ, EQUILIBRIO ( penso siano i 4 dogmi per un portiere).
Ognuna di queste abilità coesistono insieme nella buono riuscita del tuffo, vi chiederete, ma perchè?
Ecco la mia analisi.
La prima caratteristica citata è la potenza, dato che io per arrivare il più lontano possibile per interccettare il pallone ed evitare il goal ho bisogno di spinta, ovvero di forza esplosiva, ma questa forza non sarebbe massima se io nel momento di spinta non fossi in equilibrio perfetto, perciò raggiungere l’equilibrio mi permette di spingere al massimo delle mie capacità.
Elasticità e velocità perchè?
Il tuffo è diviso in due momenti fondamentali: la corsa e il volo ( quest’ultimo parte dallo stacco)
La corsa ha bisogno della massima velocità e per raggiungerla devo sapere come spostarmi il più veloce possibile ( qui rientra il footwork), nel momento dello stacco invece devo tramutare la velocità in forza elastica per poter spingere, perciò le mie gambe devono compiere la funzione di molla.
Nicola Comini